Università Catania, Giovani Ricercatori SIMI: il premio “Licata” ad Antonino Di Pino

Condividi questo articolo?

Il dottor Antonino Di Pino, ricercatore del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Catania, ha ricevuto il premio “Giovani Ricercatori SIMI” promosso dalla Società Italiana di Medicina Interna e dedicato alla memoria del prof. Giuseppe Licata.

Il premio – consegnato nei giorni scorsi a Roma in occasione del 123° congresso nazionale SIMI, è riservato ad un ricercatore under 40 che figuri come primo o ultimo autore in 5 pubblicazioni scientifiche su riviste con Impact Factor superiore a 5 contenenti risultati di ricerche svolte in un centro italiano.

Il giovane ricercatore dell’ateneo svolge la propria attività clinica e di ricerca nel reparto di Medicina Interna dell’Ospedale Garibaldi Nesima a Catania diretto dal prof. Francesco Purrello, ordinario di Medicina interna del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale. Il dott. Di Pino ha svolto parte della propria formazione all’estero, presso la Cardiovascular Division del Guy’s King’s College and St Thomas Hospitals a Londra (direttore prof. Albert Ferro) e presso la Diabetes Division, University of Texas, a San Antonio (Usa) (direttore Prof. R. De Fronzo).

La sua attività di ricerca è incentrata sulla patogenesi dell’insulino-resistenza, del prediabete, del diabete di tipo 2 e delle loro complicanze focalizzandosi soprattutto sul rapporto tra disturbi dell’omeostasi glicemica e rischio cardiovascolare.

Visiting on stage

«Mi chiamo Katiana, nel mio destino non poteva che esserci un periodo di lavoro a Catania». Scherza sulla curiosa assonanza tra il nome di battesimo e la città che la ospita per qualche mese, Katiana Le Mentec, ricercatrice del French National Center for Scientific Research: lei è una visiting researcher del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Ateneo catanese. Sullo stesso palco, a raccontare i particolari delle proprie ricerche o anche solo le proprie impressioni ed esperienze ai piedi dell’Etna, altri ‘visiting’ di Unict, in occasione della prima edizione di “Visiting on stage”, che si è svolta venerdì scorso nella sala del Centro universitario teatrale a Palazzo Sangiuliano.

Si tratta di un format promosso dalla delegata alle Relazioni internazionali di Unict, Lucia Zappalà, in collaborazione con l’Area della comunicazione, con l’intento di accogliere in maniera ‘calorosa’ i docenti e i ricercatori stranieri che periodicamente giungono nei vari dipartimenti come ‘invitati’ o ‘visitatori’ – per svolgere attività didattiche o di ricerca, cicli di seminari e conferenze -, creando fra loro, anche attraverso momenti informali, opportunità di networking prima che rientrino nei loro rispettivi Paesi. Ciò serve inoltre a consolidare i legami tra l’Università di Catania e i suoi studiosi ospiti e, di conseguenza, anche i ‘ponti’ istituzionali con gli atenei di provenienza, nell’ambito delle politiche di internazionalizzazione.

Dopo Le Mentec sono quindi saliti ‘on stage’ Christy Sommers (Fullbright Scholar), anche lei ospite del Dsps; George Heimpel (University of Minnesota, USA), Maria Augusta Lima (Universidade Federal de Viçosa, Brazil) e Liudmyla Fihurska (Odesa National University of Technology, Ukraine), che afferiscono al dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente. Quindi le due lituane Lilija Duoblienė, Sandra Kaire (University of Vilnius), ospitate dal dipartimento di Scienze della Formazione e la belga Claire Debucquois (Columbia Law School), ospitata dalla Scuola Superiore di Catania e dal dipartimento di Giurisprudenza. Al termine dell’evento, i ricercatori hanno potuto assistere al concerto di Rosario Gioeni “Marimbando”, che si è tenuto al Cut nell’ambito della rassegna di musica contemporanea “InterSezioni”.

Nella foto, i ricercatori stranieri ospiti dell’Università di Catania nella prima sessione di “Visiting on stage”

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.